Il forum-blog di kamomilla

Marzo: una goccia di pioggia in un raggio di sole

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    kamo58
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    00 21/03/2012 12:59



    Sono nata il ventuno a primavera
    ma non sapevo che nascere folle,
    aprire le zolle
    potesse scatenar tempesta.
    Così Proserpina lieve
    vede piovere sulle erbe
    sui grossi frumenti gentili
    e piange sempre la sera.
    Forse è la sua preghiera.

    Alda Merini



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    kamo58
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    00 22/03/2012 08:01



    Bambi



    no, non tra greppi e boschi,
    ma vivo nella carta bianca,
    odorosa e spessa, i bordi
    dorati dell’infanzia,
    o al cinema dei preti
    sguilla, le ciglia spalancate
    sopra il ghiaccio,
    guarda gli uccelli azzurri nel risveglio,
    annusa fiori bianchi, la coda
    nera della puzzola, gode
    di quell’aprile luminoso
    e dopo arriva il fuoco
    e la paura, resta solo
    tra l’erbe e la vita
    ma quest’anno t’ho visto
    nella strada, vivo,
    tremante sull’asfalto cupo,
    ti era accanto la casa
    screpolata, la dimora del padre,
    una dimora c’è sempre
    che precede
    Bambi venne a Natale
    con il gelo, le arance
    inargentate, i lunghi fili,
    le monete d’oro e cioccolato


    giorni di poca luce,
    d’alberi neri,
    ha trascinato il padre
    per i campi tra la neve
    e i ceppi un pino tronco,
    la gente forse è a messa
    o nelle case,
    ma non la vedi
    il cielo è nero pece,
    butta l’Ebe i bei fiocchi
    di bambagia, accende l’Anna
    su un ramo la candela.

    Umberto Piersanti
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    kamo58
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    00 23/03/2012 08:45




    Il Tempo


    Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
    Il tempo è un fiume che mi trascina,
    ma io sono il fiume;
    è una tigre che mi divora,
    ma io sono la tigre;
    è un fuoco che mi consuma,
    ma io sono il fuoco.

    Jorge Louis Borges
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    kamo58
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    00 24/03/2012 11:45




    L'albatro


    Spesso, per passatempo, acchiappando i gabbieri

    un di quei grandi albatri, uccelli d'altomare,

    che, come pigre scorte, i nomadi velieri

    soglio no sugli amari vortici accompagnare.

    Sono appena deposti sul ponte che s'accasciano,

    questi re dell'azzurro, con vergogna impotente,

    e le grandi ali candide lungo i fianchi si lasciano

    pendere come reni malinconicamente.

    Il viator volante, com'è sgraziato e stroppio!

    Lui, già sì bello, come laido e comico sembra!

    V'è chi il becco gli stuzzica con la pipa, chi zoppica,

    scimmiottando l'impaccio delle povere membra.

    Poeta, anche tu abiti nel cuore della folgore,

    e sfidi i dardi, e sopra le nuvole t'accampi:

    esule sulla terra, fra i dileggi del volgo,

    nell'ali di gigante ad ogni passo inciampi!


    Charles Baudelaire
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    kamo58
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    00 25/03/2012 10:01



    Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione.
    Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te.
    E quello che gli altri pensano di te è problema loro.

    (Charlie Chaplin)
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    kamo58
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    00 26/03/2012 10:04


    Pissarro - Sole di primavera


    Prima che la mia anima mi consigliasse, dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho capito che gli alberi fioriscono in Primavera e fruttificano d’Estate senza cercare lodi; e le loro foglie cadono in Autunno e i loro rami restano spogli d’Inverno senza timore di biasimo.


    K. Gibran
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    kamo58
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    00 27/03/2012 09:45


    In certi periodi di sconforto ci accade, per ragioni diverse, di perdere la gioia di vivere, l'entusiasmo e vediamo davanti a noi il mondo come un lago immobile. Non desideriamo più nulla, ci manca la forza per cambiare, ci sentiamo soli in mezzo agli altri, non siamo più capaci di amare e nello stesso tempo sentiamo un disperato bisogno di affetto. Con il tempo certi condizionamenti diventano ossessioni e ci preparano un futuro pieno di paure e di incertezze. Per salvarci da questo stato bisogna crearci un sogno che ci permetta di ritrovare l'entusiasmo, altrimenti la nostra vita sarà un inferno.

    Romano Battaglia - La strada di Sin
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    kamo58
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    00 28/03/2012 09:10



    Chiedo silenzio


    Ora lasciatemi tranquillo.
    Ora abituatevi senza di me
    Io chiuderò gli occhi.
    E voglio solo cinque cose,
    cinque radici preferite
    Una è l’amore senza fine.
    La seconda è vedere l’autunno.
    Non posso vivere senza che le foglie
    volino e tornino alla terra
    La terza è il grave inverno
    la pioggia che ho amato, la carezza
    del fuoco nel freddo silvestre
    La quarta cosa è l’estate,
    rotonda come un’anguria
    La quinta cosa, sono i tuoi occhi.
    Matilde mia beneamata ,
    non voglio dormire senza i tuoi occhi
    Non voglio esistere senza che tu mi guardi:
    Io muto la primavera,
    perchè tu continui a guardarmi
    Amici, questo è ciò che voglio.
    E’ quasi nulla e quasi tutto
    Ora se volete andatevene.
    Ho vissuto tanto che un giorno,
    dovrete per forza dimenticarmi.
    cancellandomi dalla lavagna:
    il mio cuore è stato interminabile
    Ma perché chiedo silenzio,
    non crediate che io muoia,
    mi accade tutto il contrario:
    accade che sto per vivere

    Accade che sono e che continuo
    Non sarà dunque che dentro
    di me cresceran cereali
    prima i grani che rompono
    la terra per veder la luce
    ma la madre terra è oscura,
    e dentro di me io sono oscuro;
    sono come un pozzo nelle cui acque
    la notte lascia le sue stelle
    e la sola prosegue per i campi
    E’ che ho vissuto tanto,
    e che altrettanto voglio vivere
    Mai mi son sentito sì sonoro,
    mai ho avuto tanti baci
    Ora, come sempre, è presto,
    la luce vola con le sue api.
    Lasciatemi solo col giorno,
    chiedo il permesso di nascere.


    Pablo Neruda
    [Modificato da kamo58 28/03/2012 09:10]
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    kamo58
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    00 29/03/2012 12:40


    Freydoon Rassouli




    Ci sono anime


    Ci sono anime che hanno
    stelle azzurre,
    mattini secchi
    tra le foglie del tempo
    e angoli casti
    che conservano un vecchio
    rumore di nostalgia
    e di sogni.
    Altre anime hanno
    dolenti spettri
    di passioni. Frutta
    con vermi. Echi
    di una voce bruciata
    che viene da lontano
    come una corrente
    d'ombre. Ricordi
    vuoti di pianto
    e briciole di baci.
    La mia anima è matura
    da molto tempo
    e si sgretola
    piena di mistero.
    Pietre giovanili
    rose dal sogno
    cadono sull'acqua
    dei miei pensieri.
    Ogni pietra dice:
    «Dio è molto lontano!»

    Federico Garcia Lorca
    [Modificato da kamo58 29/03/2012 12:43]
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    kamo58
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    00 30/03/2012 08:04


    Pissarro


    Stanca Essere

    Stanca essere, sentire duole,
    pensare distrugge.
    Estranea a noi e fuori,
    frana l'ora e tutto in essa frana.
    Inutilmente l'anima piange.
    A cosa serve? E cosa deve servire?
    Abbozzo pallido e lieve
    del sole invernale che ride sul mio letto…
    Vago sussurro breve.

    Delle piccole voci con cui il mattino
    si desta,della futile promessa
    del giorno,morta sul nascere,
    nella speranza assurda e remota
    nella quale l'anima confida.

    Pessoa
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    kamo58
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    00 31/03/2012 10:36




    Il sabato del villaggio


    La donzelletta vien dalla campagna
    in sul calar del sole,
    col suo fascio dell'erba; e reca in mano
    un mazzolin di rose e viole,
    onde, siccome suole, ornare ella si appresta
    dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
    Siede con le vicine
    su la scala a filar la vecchierella,
    incontro là dove si perde il giorno;
    e novellando vien del suo buon tempo,
    quando ai dí della festa ella si ornava,
    ed ancor sana e snella
    solea danzar la sera intra di quei
    ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
    Già tutta l'aria imbruna,
    torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
    giú da' colli e da' tetti,
    al biancheggiar della recente luna.
    Or la squilla dà segno
    della festa che viene;
    ed a quel suon diresti
    che il cor si riconforta.
    I fanciulli gridando
    su la piazzuola in frotta,
    e qua e là saltando,
    fanno un lieto romore;
    e intanto riede alla sua parca mensa,
    fischiando, il zappatore,
    e seco pensa al dí del suo riposo.

    Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
    e tutto l'altro tace,
    odi il martel picchiare, odi la sega
    del legnaiuol, che veglia
    nella chiusa bottega alla lucerna,
    e s'affretta, e s'adopra
    di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

    Questo di sette è il più gradito giorno,
    pien di speme e di gioia:
    diman tristezza e noia
    recheran l'ore, ed al travaglio usato
    ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Garzoncello scherzoso,
    cotesta età fiorita
    è come un giorno d'allegrezza pieno,
    giorno chiaro, sereno,
    che precorre alla festa di tua vita.
    Godi, fanciullo mio; stato soave,
    stagion lieta è cotesta.
    Altro dirti non vo'; ma la tua festa
    ch'anco tardi a venir non ti sia grave.


    Giacomo Leopardi
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