Il forum-blog di kamomilla

Aprile: un refolo di petali di pesco

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    kamo58
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    00 01/04/2012 10:36




    Canto d'Aprile


    C'è tra i sassi, ieri non c'era
    l'erba che trema come un verde foco;
    l'ha perduta nel gioco
    la giovine primavera.
    La pecorina vestita di lana
    ora strappa le tenere foglie,
    e per ogni ciuffo che coglie,
    batte un tocco di campana.
    A quel suono fiorisce il pesco,
    si schiudono le finestrelle,
    e le rondini col cuore fresco
    giungono dalle stelle.
    L'acqua chioccia nella peschiera
    rotonda come una secchia
    e l'allodola dentro vi specchia
    il suo canto di primavera.

    Renzo Pezzani



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    kamo58
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    00 02/04/2012 09:13



    Monet - Lo stagno delle ninfee



    Quando aprile con le sue dolci piogge ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell'umore che la virtù di dar ai fiori, quando anche Zeffiro col suo dolce flauto ha rianimato per ogni bosco e ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in Ariete, e cantando melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti la gente è allora presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio.


    Geoffrey Chaucer
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    kamo58
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    00 03/04/2012 09:02


    Donna all'alba - Caspar David Friedrich



    Albore

    Amo quell'ora in cui il brillio delle stelle è fioco
    e respiro infantile a spegnerle è adatto
    e il mondo si fa chiaro, a poco a poco
    pur se con ciò, non insavisca affatto.

    Io più del mattino amo l'albore, quando,
    moscerino d'oro confondendo
    gli alberi, dai raggi trapassati,
    si alzano sulla punta dei piedi.

    Amo quell'ora in cui, durante la sgambata,
    al vociare di uccelli semidesti, tra i pini,
    sul cappello di funghi gridellini
    tremola lungo il bordo la rugiada.

    Essere un po' a disagio felice senza gente.
    Scaltra usanza il celare la propria felicità, ma
    fate che si soffermino i felici nell'albore, pure se
    dal mattino avrà inizio ogni calamità.

    Sono felice che la vita mia come irreale sia
    pur tuttavia allegra, coraggiosa realtà,
    che invidia non mi diede Dio, né animosità,
    che di fango coperto non sono, né di biasimo.

    Sono felice che un giorno sarò antenato
    di nipoti non più in gabbia. D'essere stato
    tradito e calunniato sono felice,
    meglio non è quando di te si tace.

    Sono felice dell'amore di donne e di compagni,
    le loro immagini sono le mie icone.
    Che sia ragazza russa la mia sposa sono felice,
    di chiudere i miei occhi è degna, ne avrò pace.

    Amare la Russia è felicità plurinfelice.
    Cucito a lei sono con le mie proprie fibre.
    Amo la Russia e il suo potere tutto vorrei amare,
    ma ne ho la naisea, vogliatemi scusare.

    Amo questo mio mondo verde-azzurro
    con le guance imbrattate di sangue.
    Irrequieto io stesso. Morirò non per odio,
    ma per amore insostenibile dal cuore.

    Non ho saputo vivere in modo irreprensibile, da saggio,
    ma voi con debito di colpa rammentatevi
    il ragazzino con albore di libertà negli occhi,
    luminosa più che vivido raggio.

    Essere imperfettissimo io sono,
    ma, scelta la mia ora preferita - il primo albore,
    Dio creerà di nuovo innanzi giorno
    gli alberi dai raggi trapassati,
    me stesso trapassato dall'amore.

    Evtusenko
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    kamo58
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    00 04/04/2012 08:58



    Na predica de mamma

    L'amichi? Te spalancheno le braccia
    fin che nun hai bisogno e fin che ci hai;
    ma si, Dio scampi, te ritrovi in guai,
    te sbatteno, fio mio, la porta in faccia.

    Tu sei giovene ancora, e 'sta vitaccia
    nu' la conoschi; ma quanno sarai
    più granne, allora te n'accorgerai
    si a 'sto monno c'è fonno o c'è mollaccia.

    No, fio mio bello, no, nun so' scemenze
    quer che te dice mamma, 'sti pensieri
    tiètteli scritti qui, che so' sentenze;

    che ar monno, a 'sta Fajola d'assassini,
    lo vòi sapè chi so' l'amichi veri?
    Lo vòi sapè chi so' So' li quatrini.

    Cesare Pascarella
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    kamo58
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    00 05/04/2012 08:44


    L'abbraccio - Klimt

    Negli abbracci forsennati o dolcissimi non era il tuo corpo che cercavo bensì la
    tua anima, i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti, i tuoi sogni, le tue poesie.

    Oriana Fallaci
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    kamo58
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    00 06/04/2012 10:57


    Il quarto stato - Giuseppe Pellizza da Volpedo

    Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.

    Bertolt Brecht



    [SM=x2784452]


    In questo giorno di penitenza per i cristiani, dedico un pensiero a chi non ce la fa ad andare avanti, a chi soffre e chi non ha più nulla, in un periodo molto difficile per molte persone in tutto il mondo.
    [Modificato da kamo58 06/04/2012 11:01]
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    kamo58
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    00 07/04/2012 10:12



    Pioggia d'aprile


    Attoniti, dai nidi
    nuovi, sui vecchi tetti
    guardano gli uccelletti.
    mettendo acuti gridi,
    cadere l'invocata
    pioggia di mezzo aprile.
    Tu dietro la vetrata,
    dalla finestra bassa
    come lor guardi e ridi.
    E' nuvola che passa.

    Pirandello

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    00 08/04/2012 08:38



    Dall'uovo di Pasqua


    Dall'uovo di Pasqua
    è uscito un pulcino
    di gesso arancione
    col becco turchino.
    Ha detto: "Vado,
    mi metto in viaggio
    e porto a tutti
    un grande messaggio".
    E volteggiando
    di qua e di là
    attraversando
    paesi e città
    ha scritto sui muri,
    nel cielo e per terra:
    "Viva la pace,
    abbasso la guerra".

    Gianni Rodari


    [SM=x2784454]


    Buon Pasqua a tutti
    [Modificato da kamo58 08/04/2012 12:39]
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    kamo58
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    00 09/04/2012 09:35




    REVERSIBILITÀ

    Angelo di letizia, conosci tu l'angoscia,
    i singhiozzi, le onte, le accidie, i pentimenti,
    le notti insonni piene di confusi spaventi,
    quando gualcito il cuore come un foglio s'affloscia?
    Angelo di letizia, conosci tu l'angoscia?

    Angelo di bontà, conosci tu il rancore,
    i bui spasimi d'odio, le lacrime di fiele,
    le Vendetta che, alzando un lungo urlo crudele,
    vittoriosa s'accampa sugli spalti del cuore?
    Angelo di bontà, conosci tu il rancore?

    Angelo di salute, conosci tu le Febbri
    che lungo i muri scialbi dell'ospizio, com'esuli,
    van strascicando i piedi, e biascicando tremuli
    un po' di sole chiedono, che le scaldi e le inebri?
    Angelo di salute, conosci tu le Febbri?

    Angelo di bellezza, conosci tu le grinze,
    l'orgasmo d'invecchiare, e la disperazione
    di leggere un'occulta, orrida devozione
    negli occhi ove i nostri occhi avidi un tempo attinsero?
    Angelo di bellezza, conosci tu le grinze?

    O angelo felice, angelo luminoso,
    in fin di vita Davide avrebbe domandato
    la salute agli effluvi del tuo corpo incantato,
    ma io le tue preghiere solo chiedere oso,
    o angelo felice, angelo luminoso!


    CHARLES BAUDELAIRE
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    kamo58
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    00 10/04/2012 09:00



    Noi viviamo in contemporanea tre tempi:
    il presente del passato, che è la storia;
    il presente del presente, che è la visione;
    il presente del futuro, che è l'attesa.

    Sant'Agostino
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    00 11/04/2012 08:52


    Gustave Dorè - Bolgia dei Ladri


    I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.

    Marco Porcio Catone
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    kamo58
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    00 12/04/2012 10:13



    In alto a sinistra


    I libri conoscevano le mie pene, i bisogni, gli scontenti. I libri insegnano ai ricordi, li fanno camminare. Li ho letti per intero, non ne ho lasciato nessuno a mezzo, per quanto fosse deludente o presuntuoso l’ho seguito fino all’ultima linea. Perché è stato bello per me girare la pagina letta e portare lo sguardo in alto a sinistra, dove la storia continuava.

    Erri De Luca


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    kamo58
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    00 13/04/2012 09:32


    Leonardo da Vinci - Studio



    Le mani

    Queste tue mani a difesa di te:
    mi fanno sera sul viso.
    Quando lente le schiudi, là davanti
    la città è quell'arco di fuoco.
    Sul sonno futuro
    saranno persiane rigate di sole
    e avrò perso per sempre
    quel sapore di terra e di vento
    quando le riprenderai.

    Vittorio Sereni
    [Modificato da kamo58 13/04/2012 09:32]
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    kamo58
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    00 14/04/2012 10:42


    Villani - Lavandaie al fiume


    Fiume da fiume

    Si pasce di se il fiume, bruca
    serpeggiando
    le sue
    quasi essiccate sgorature,
    visita
    le sue
    quasi aride pozzanghere,
    si trascina ai suoi già putridi ristagni
    finche, poco più oltre
    un poco lo confortano
    misteriosi trasudamenti,
    lo irrorano frescure,
    umori, vene
    dal più profondo
    del suo cuore sotterraneo
    ed eccolo
    rinasce esso dalle secche,
    ora, si lascia dietro la sassaia
    della sua quasi estinzione
    per il suo nuovo cammino -
    si muove verso se stesso il fiume,
    si sposta dentro il suo cangiante bruco
    ed entra, fiume nuovo
    uscito dalle sue ceneri
    nei luoghi dove opera
    la primavera e non c'è
    fiore né gemma, non c'è ancora
    ma c'è quella radiosa incandescenza
    di luce e opacità nel bianco dell'aria,
    c'è, ed ecco si diffonde, quella trepidante animula
    e quel chiaro sopra la linea degli alberi,
    quel già più festoso scintillamento delle acque.
    C'è tutto "quello". E c'è
    lui fiume,
    ne vibra intimamente
    il senso. C'è questo, c'è prodigiosamente.

    Mario Luzi
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    kamo58
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    00 15/04/2012 11:42



    Il silenzio

    Conosco una città
    che ogni giorno s'empie di sole
    e tutto è rapito in quel momento.

    Me ne sono andato una sera.

    Nel cuore durava il limio
    delle cicale.

    Dal bastimento
    verniciato di bianco
    ho visto
    la mia città sparire
    lasciando
    un poco
    un abbraccio di lumi nell'aria torbida
    sospesi.

    Giuseppe Ungaretti
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    kamo58
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    00 16/04/2012 09:02


    Orologi Molli - Salvador Dalì


    Mutiamo tutti, da un giorno all'altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.

    Grazia Deledda
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    kamo58
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    00 17/04/2012 09:04



    L'aquilone

    C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
    anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
    che sono intorno nate le viole.

    Son nate nella selva del convento
    dei cappuccini, tra le morte foglie
    che al ceppo delle quercie agita il vento.

    Si respira una dolce aria che scioglie
    le dure zolle, e visita le chiese
    di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

    un'aria d'altro luogo e d'altro mese
    e d'altra vita: un'aria celestina
    che regga molte bianche ali sospese...

    sì, gli aquiloni! È questa una mattina
    che non c'è scuola. Siamo usciti a schiera
    tra le siepi di rovo e d'albaspina.

    Le siepi erano brulle, irte; ma c'era
    d'autunno ancora qualche mazzo rosso
    di bacche, e qualche fior di primavera

    bianco; e sui rami nudi il pettirosso
    saltava, e la lucertola il capino
    mostrava tra le foglie aspre del fosso.

    Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
    ventoso: ognuno manda da una balza
    la sua cometa per il ciel turchino.

    Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
    risale, prende il vento; ecco pian piano
    tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.

    S'inalza; e ruba il filo dalla mano,
    come un fiore che fugga su lo stelo
    esile, e vada a rifiorir lontano.

    S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo
    petto del bimbo e l'avida pupilla
    e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.

    Più su, più su: già come un punto brilla
    lassù lassù... Ma ecco una ventata
    di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla?

    Sono le voci della camerata
    mia: le conosco tutte all'improvviso,
    una dolce, una acuta, una velata...

    A uno a uno tutti vi ravviso,
    o miei compagni! e te, sì, che abbandoni
    su l'omero il pallor muto del viso.

    Sì: dissi sopra te l'orazïoni,
    e piansi: eppur, felice te che al vento
    non vedesti cader che gli aquiloni!

    Tu eri tutto bianco, io mi rammento.
    solo avevi del rosso nei ginocchi,
    per quel nostro pregar sul pavimento.

    Oh! te felice che chiudesti gli occhi
    persuaso, stringendoti sul cuore
    il più caro dei tuoi cari balocchi!

    Oh! dolcemente, so ben io, si muore
    la sua stringendo fanciullezza al petto,
    come i candidi suoi pètali un fiore

    ancora in boccia! O morto giovinetto,
    anch'io presto verrò sotto le zolle
    là dove dormi placido e soletto...

    Meglio venirci ansante, roseo, molle
    di sudor, come dopo una gioconda
    corsa di gara per salire un colle!

    Meglio venirci con la testa bionda,
    che poi che fredda giacque sul guanciale,
    ti pettinò co' bei capelli a onda

    tua madre... adagio, per non farti male.

    Giovanni Pascoli
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    kamo58
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    00 18/04/2012 08:14



    “Si decide in fretta di essere amici, ma l'amicizia è un frutto che matura lentamente.”

    Aristotele
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    kamo58
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    00 19/04/2012 13:04


    Renoir - Due bambine in lettura



    "Non leggete come fanno i bambini per divertirvi, o, come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere."

    Gustave Flaubert
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    kamo58
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    00 20/04/2012 08:55


    Georgia O'Keefe - Abstraction White Rose


    Così breve è il nostro
    cammino in questo sogno.
    Il mondo di una rosa.
    Ma noi lo rendiamo
    immenso
    con soste di lunghi dolci baci
    sulle foglie aperte.

    - Anonimo Egiziano - (XVI-XI sec. a.C.)
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