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Evtušenko

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    kamo58
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    Sesso: Femminile
    00 03/04/2012 09:12



    Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (Zima, 18 luglio 1933) è un poeta russo. È nato in una cittadina sorta nel XIX secolo intorno a una stazione della linea ferroviaria Transiberiana a Zimà, figlio di uno studente di geologia dell'università di Mosca e di una nota cantante lirica. Evtušenko ha trascorso l'infanzia a Mosca. L’estate del 1941, l’invasione nazista, i primi bombardamenti della capitale colgono la famiglia in un momento di crisi: il padre, abbandonata la moglie, va a lavorare nel Kazakistan in una spedizione scientifica. Nell’autunno il futuro poeta e sua madre lasciano Mosca, per rifugiarsi a Zimà dove rimarranno tre anni. La vita e lo stato d’animo di quei tempi difficili sono descritti in “Nozze di guerra”, “Sono di razza siberiana”, “Ballata su un salame”, “Mi fecero sbalordire ragazzino”, ecc.. In seguito alla ritirata dei tedeschi, nel 1944 Evtušenko torna a Mosca con la madre che lo lascia, però, poco dopo, per andare a cantare per i soldati al fronte. Abbandonato a sé stesso, il ragazzo trascura gli studi, mentre comincia a scrivere i suoi primi versi. Qualche anno dopo, espulso dalla scuola, irrequieto e desideroso di conoscere stravaganti novità, Evtušenko raggiunge nel Kazakistan il padre che gli procura un lavoro da manovale in una spedizione geologica, a patto che non riveli a nessuno di essere suo figlio. Di nuovo a Mosca, egli ritrova sua madre precocemente invecchiata, senza più la bella voce d’un tempo; canta ora in un cinema negli intervalli tra gli spettacoli. A quell’epoca Evtušenko divide il suo cuore tra la poesia e il calcio. Ma, se la sua carriera di atleta finirà presto, sarà proprio un giornale sportivo a lanciare il poeta. Nel 1949, infatti il redattore del giornale “Sovetskij Sport”, pubblica un articolo, nel quale racconta la passione sfrenata di Evtušenko per i suoi due “sport”, il calcio e la letteratura. Nello stesso anno Evtušenko si iscrive all’istituto di Letteratura e continua a scrivere poesie liriche, note solo al circolo ristretto degli amici e mai pubblicate, ed elogi di atleti e di gare accolti invece dalla stampa sportiva.

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    Occorre arrivare al 1952 per trovare pubblicata la prima raccolta di versi, “Gli esploratori dell’avvenire” che lo stesso autore definisce “non felice”, ma che gli frutta l’ingresso nell’Unione degli Scrittori. In quegli anni, incoraggiamenti giungono a Evtušenko da alcuni tra i più noti poeti sovietici, come Tvardovksij, Kirsanov, Svetlov, Simonov. Dopo la morte di Stalin, con l’epoca del “disgelo”, la notorietà del poeta si afferma specialmente negli ambienti giovanili. Egli legge i suoi componimenti nelle serate studentesche e nel 1955 è quasi portato in trionfo dagli studenti di Mosca, ai quali ha declamato dei versi dall’alto della scalinata dell’università. Il ventesimo congresso del PCUS (Partito Comunista Unione Sovietica) nel marzo 1956 segna una nuova tappa nella carriera di Evtušenko. Dopo la condanna ufficiale del culto della personalità, egli pubblica una serie di poesie contro Stalin e i burocrati che ancora segretamente rimpiangono il dittatore. (Il poema “La stazione di Zimà”, “Gli eredi di Stalin”, “La mensa degli studenti”, “Paure”, “La mano morta”, “Conversazione”, “Il destino dei nomi”, “Città di mattina”, “O, dispute nostre giovanili”, ed altri). Il temperamento ardente e l’odio sincero contro tutto quanto opprime la libertà dell’uomo, spingono il poeta oltre i limiti consentiti. Nella primavera del 1957, per aver difeso il romanzo di Dudincev “Non di solo pane vive l’uomo”, contenente una dura critica alla burocrazia staliniana, Evtušenko viene espulso dal Komsomol col pretesto ufficiale di mancato pagamento dei contributi e dallo stesso Istituto di Letteratura. Tuttavia l’amicizia di influenti membri del partito e dell’Unione degli Scrittori permette presto al poeta il ritorno nel Komsomol e nell’Istituto, presso il quale, anzi, viene eletto segretario della locale sezione della Gioventù Comunista. Il 1957 segna l’inizio del periodo dei maggiori successi di Evtušenko. In questo periodo di forte ispirazione poetica, lo sostengono i suoi “amici politici” e la poetessa Bella Achmadulina, che diventerà sua moglie. E’ dello stesso anno l’incontro con Boris Pasternak che si complimenta col giovane poeta. Questi ricambierà l’ammirazione scrivendo, in occasione della morte del grande scrittore, la poesia “Il recinto”. Accanto ai componimenti di impegno civile, Evtušenko scrive liriche dedicate alle donne amate, cominciando da Achmadulina, dalla quale poi divorzierà, alla madre, agli amici ( “Affetto”, “Al mio cane”, “Auguri, mamma”, “Il lillà”, “Verrà la mia amata”, “Marietta”, ecc.).

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    kamo58
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    Sesso: Femminile
    00 03/04/2012 09:16




    Uomini



    Non ci sono uomini poco interessanti.
    Sono i loro destini storie di pianeti.
    Tutto, nel singolo destino, è singolare
    E non c’è un altro pianeta che gli somigli.
    Ma se qualcuno è vissuto inosservato
    – e di questo si è fatto un amico -
    tra gli uomini è stato interessante
    anche col suo passare inosservato.
    Ognuno
    Ha un mondo misterioso
    Tutto suo.
    E in esso c’è l’attimo più bello
    E l’ora più angosciosa,
    solo che noi non ne sappiamo niente.
    Se muore un uomo,
    con lui muore
    la sua prima neve, il primo bacio,
    la sua prima battaglia…
    E tutto egli porta via con sé.
    Restano, è vero, libri e ponti
    Macchine e quadri. E’ destino
    Che molto rimanga, eppure
    Qualcosa se ne va lo stesso.
    E’ la legge di un gioco spietato:
    non muoiono uomini,
    ma interi mondi.
    Ricordiamo gli uomini, terrestri e peccatori.
    Ma, in sostanza, che ne sapevamo di loro?
    Che ne sappiamo di fratelli e amici?
    Che ne sappiamo del nostro unico amore?
    E anche di nostro padre, sapendo tutto,
    noi non sappiamo niente.
    Gli uomini passano…
    Ed è impossibile richiamarli in vita.
    Impossibile risuscitare i loro mondi misteriosi.
    Ma ogni volta desidero ancora
    Gridare
    per questa irrevocabilità



    [Modificato da kamo58 03/04/2012 09:18]