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Salvador Dalì

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    kamo58
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    00 16/04/2012 09:21



    Io sono l'unico artista copiato dalla natura.

    Picasso è un genio. Come me. Picasso è un comunista. Io no.

    Non dipingo un ritratto che assomiglia al modello, piuttosto è il modello che dovrebbe assomigliare al ritratto.

    C'è un'unica differenza tra me e un pazzo: io non sono pazzo.

    Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.

    Il segreto del mio prestigio rimarrà un segreto.

    Chi oggigiorno vuole fare carriera dev'essere un po' cannibale.

    Il meno che si possa chiedere ad una scultura è che stia ferma.

    Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.


    Salvador Dalí y Domènech, nasce a Figueres in Catalogna l'11 maggio 1904; figlio di un notaio trascorre l'infanzia tra Figueres e Cadaqués ed il paesaggio dell'Ampurdán si imprime nella memoria del futuro pittore diventando di fondamentale importanza per la sua evoluzione artistica e personale.

    Dopo la scuola elementare, frequenta le superiori presso il collegio degli Hermanos Maristas e nell'Istituto di Figueres dove segue anche le lezioni del professore Juan Nuñez alla Scuola Comunale di Disegno.

    Nel 1919 Dalì partecipa, per la prima volta, ad una mostra collettiva allestita presso la Sociedad de Conciertos di Figueres e fonda, con un gruppo di compagni di scuola, la rivista "Studium", su cui pubblica alcuni articoli su pittori classici, su Goya, El Greco ed altri grandi.

    Dopo la morte della madre si trasferisce a Madrid alla Residencia de Estudiantes e frequenta la Scuola Speciale di Pittura, Scultura e Incisione (Accademia di San Fernando).

    Dopo le prime esperienze artistiche percorse nell'area del Novecentismo, dell'impressionismo e del futurismo, comincia a dipingere tele cubiste.

    Nel 1925 fa la sua prima mostra personale a Barcellona raccogliendo un grande successo di critica, ma viene espulso dalla Scuola Speciale per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice.

    Nei cinque anni successivi frequenta intensamente artisti e musei, passando attraverso tutte le forme pittoriche e assimilando da ognuna qualcosa.





    La persistenza della memoria 1931


    E' uno dei quadri più famosi di Salvador Dalì, nel quale l’invenzione degli «orologi molli» diventa una chiave della sua pittura.

    Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che del tempo ha una percezione ben diversa.

    Il tempo scorre secondo metri assolutamente personali, veloce quando si è felici, lento e pesante nella tristezza.





    Salvador Dalì ed il Surrealismo


    Il Surrealismo, movimento artistico d'avanguardia fondato da André Breton in Francia nel periodo fra le due guerre, mirava a superare l'osservazione e la riproduzione realistica degli oggetti.

    Gli aspetti fondamentali del movimento erano la rivalutazione delle percezioni dell'inconscio, rifiutando la logica e la civiltà a favore di una totale libertà di espressione.

    A Parigi Salvador Dalí frequentò Picasso, Miró, Breton ed Éluard e, attratto dalle loro opere, aderì al surrealismo, di cui fornì un'interpretazione estremamente personale. La pittura surrealista di Dalí è una pittura illusionistica, fondata su un'intensa concentrazione di immagini legate ad ossessioni di castrazione, putrefazione, onanismo, coprofilìa ed impotenza.

    Nel 1934, sconfessato da Breton, abbandonò il gruppo surrealista di Parigi, distaccandosene completamente nel 1939 trasferendosi negli Stati Uniti.







    fonte: windoweb.it
    [Modificato da kamo58 16/04/2012 09:27]
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    kamo58
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    00 23/04/2012 15:49


    Destino film Disney su soggetto di Salvador Dalì.

    In un viaggio onirico, una ballerina è alla ricerca del suo amore nei surreali spazi del deserto.

    L'idea originale del film risale al 1945; il progetto era il risultato della collaborazione tra l'animatore statunitense Walt Disney e l'artista spagnolo Salvador Dalí, con le musiche eseguite dal compositore messicano Armando Dominguez.

    I disegni e i bozzetti preparativi di Destino vennero realizzati dall'artista degli studios della Disney John Hench e dallo stesso Dalí in otto mesi, tra il 1945 e il 1946. Tuttavia, a causa di problemi di natura finanziaria, il progetto fu abbandonato: la Walt Disney, infatti, fu colpita da una grave crisi economica durante la Seconda guerra mondiale. Hench produsse un piccolo test d'animazione della durata di circa 18 secondi, nella speranza di un futuro recupero del progetto.

    Nel 1999, il nipote di Walt Disney, Roy Edward Disney, mentre stava lavorando per la realizzazione di Fantasia 2000, rispolverò il progetto di Destino e decise di ripristinarlo; per il completamento del cortometraggio vennero incaricati gli studios Disney di Parigi. Il film fu prodotto da Baker Bloodworth e diretto dall'animatore francese Dominique Monfrey, per la prima volta nelle vesti di regista. Un team di circa 25 animatori si diede da fare per decifrare gli storyboard criptici di Dalí ed Hench (avvalendosi anche dei diari scritti dalla moglie di Dalì, Gala). Alla fine il risultato fu un cortometraggio in cui sono mescolati elementi di animazione classica a ritocchi apportati con la computer grafica.

    Destino fu premiato il 2 giugno 2003 al Festival internazionale del film d'animazione di Annecy, in Francia.
    Nel 2004 ricevette una nomination agli Oscar.
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    kamo58
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    00 27/04/2012 15:19


    Leda Atomica


    Alcuni degli eventi che portarono alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, primo fra tutti l'esplosione delel due atomiche in Giappone, colpirono profondamente l'artista che venne condotto a riflettere intorno alla portata delel nuove, terribili scoperte scientifiche che avevano permesso di scindere l'atomo.

    Egli credeva di scorgere implicazioni metafisiche di straordinaria portata nella dimostrazione della struttura discontinua della materia, e in questo dipinto se ne vede qualche riflesso.

    Gala vi è raffigurata, come la leggenda di Leda, sedotta da Giove sottoforma di cigno, partorisce l'uovo fatale dal quale nasceranno i Dioscuri - Castore e Polluce - e le due sorelle Elena e Clitennestra.

    A proposito di questo quadro, Dalì ha scritto: "La 'Leda atomica' è un dipinto chiave della nostra vita. Tutto è sospeso nello spazio, senza che alcuna cosa ne tocchi un'altra. Il mare stesso si solleva a distanza da terra".

    Questa versione definitiva è stata preceduta da diversi studi a china e da un dipinto a olio col medesimo soggetto, rimasto però incompiuto.

    Nel 1948 l'artista si era appassionato allo scritto "De divina proportione", del matematico rinascimentale fra Luca Pacioli, dove vengono soprattutto studiati i canoni sui quali si fondano le proporzioni del corpo umano.
    Aiutato da un matematico rumeno conosciuto in California, il principe Matila Ghyka, Dalì si dedicò per tre mesi a complicati calcoli teorici che sfociarono alla fine in questa singolare composizione.

    Il cigno di Leda è stato anche il soggetto di un gioiello che l'artista progettò, nel 1959, appositamente per Gala e la cui esecuzione venne affidata al gioielliere newyorkese Carlos Alemany.


    [Modificato da kamo58 27/04/2012 15:20]