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L'avvento, in molti riti cristiani, è il tempo liturgico che precede il Natale ed è preparatorio allo stesso: nei riti cristiani occidentali segna l'inizio del nuovo anno liturgico, comprende le quattro domeniche prima del Natale. Nella Roma precristiana adventus significava la venuta, una volta all’anno, della divinità nel suo tempio. In seguito, assunse anche il significato di visita dell’imperatore o della sua festa. All’inizio il cristianesimo adottò questo termine per designare l’incarnazione di Cristo, Adventus Domini. L’Avvento come lo conosciamo oggi venne tardi, fra il VI e il VII secolo. Nel corso dei secoli si sono sviluppati due temi fondamentali. Il primo è la giubilante preparazione alla festa della natività; il secondo è la preparazione al nuovo avvento di Cristo, in cui egli giudicherà il mondo. Nel medioevo, durante l’Avvento, erano vietati i rapporti coniugali e i matrimoni, per sottolineare il carattere penitenziale della festa in rapporto al tema della venuta di Cristo. Simbolo dell’Avvento è una corona e quattro candele, le quali si accendono una ogni domenica.
La sua origine va ricercata presso i Luterani della Germania orientale. La corona d'Avvento ricorda antichi riti pagani in cui si illuminava il buio di dicembre con le candele.
La corona d'Avvento, con il progressivo accendersi delle sue quattro luci, domenica dopo domenica, fino alla solennità del Natale, è diventa tradizione nelle case di molti. È costituita da un grande anello rivestito con rami d'abete; sopra di esso sono collocati quattro ceri, posti ad eguale distanza tra loro.
Le quattro candele hanno un loro significato e vengono accese una ogni settimana, la domenica quando la famiglia è riunita. Di solito l'accensione è riservata ai più piccoli, proprio perché questa tradizione è nata per preparare i bambini al Natale.

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Nella prima domenica di Avvento si accende la "Candela del profeta" o "Candela della Speranza"; nella seconda domenica di Avvento la "Candela di Betlemme" o "Candela della chiamata universale alla salvezza"; nella terza domenica di Avvento si accende la "Candela dei Pastori" o "Candela della gioia"; infine la quarta e ultima domenica di Avvento si accende la "Candela degli angeli". Le candele si accendono una a settimana: o il sabato sera o la domenica mattina. Nelle case private, l'accensione secondo la tradizione viene fatta dal più piccolo della famiglia.

I SIMBOLI RAPPRESENTATI DALLA CORONA DI AVVENTO. La "Corona di Avvento" ha come base delle candele un tema legato alla natura: foglie di alberi (abete o pino) in genere; questo simboleggia la vita, perché Cristo che sta per venire al mondo sconfiggerà le tenebre, il male e la morte. La corona poi ha una forma circolare perché fin dai tempi più antichi il cerchio rappresenta il segno dell'eternità e al tempo stesso dell'unità; la sua forma circolare ricorda il ciclo delle stagioni, la fedeltà di Dio verso l'uomo. La "Corona di Avvento", inoltre, è segno di regalità e di vittoria (basta ricordare che nella Roma Antica i vincitori delle guerre e dei giochi venivano insigniti di corone d'alloro). Gesù è Re e non un bambino qualsiasi. Per la corona vengono utilizzati in genere i rami di pino o di abeti verdi: simbolo di vita eterna e segno di speranza. I rami ricordano anche l'entrata a Gerusalemme di Gesù, che venne accolto con foglie verdi e salutato come Re e Messia. Di solito la "Corona di Avvento" viene ornata con nastri rossi o viola: il rosso simboleggia l'amore di Gesù, mentre il viola è segno di penitenza e conversione in attesa della venuta del Messia.

LA "CANDELA DEL PROFETA". La prima candela della "Corona di Avvento" si chiama "Candela del Profeta" e ricorda i profeti che predissero la venuta di Cristo.

LA "CANDELA DI BETLEMME". La seconda candela della "Corona di Avvento" si chiama "Candela di Betlemme" e viene accesa per ricordare il luogo dove nacque il Salvatore.

LA "CANDELA DEI PASTORI". La terza candela della "Corona di Avvento" si chiama "Candela dei Pastori" e ricorda i pastori, che furono i primi a vedere Gesù e a diffondere la "lieta novella" della sua nascita.

LA "CANDELA DEGLI ANGELI". La quarta candela della "Corona di Avvento" si chiama "Candela degli Angeli" per ricordare gli angeli che richiamarono i pastori alla grotta di Betlemme annunciando la nascita del Bambino Gesù.




La tradizione di contare i giorni che mancano al Natale ha radici nei paesi di lingua tedesca e risale al 18esimo secolo.
Nelle società contadine era un modo per riunire, durante le quattro settimane dell’Avvento, adulti e bambini, in un momento di riflessione mattutina sull’importanza della nascita del Redentore.
I primi calendari erano fatti in casa, a mano, secondo estro e fantasia delle famiglie: circa 28 tratti di gesso di diverso colore erano segnati su una porta o una parete: ogni giorno un tratto veniva cancellato; un fuscello di paglia veniva aggiunto nella greppia ancora vuota del presepio; una candela composta da tratti di diverso colore veniva fatta bruciare un pezzo dopo l’altro; su un ripiano si mettevano in fila candele giorno per giorno; piccole figure di tema religioso venivano via via incollate su una tavola di legno appesa al muro, ecc. Le cronache sono concordi nel riferire che il primo calendario stampato a macchina apparve nel 1902 ad Amburgo ad opera della Libreria Evangelica ed esposto nella Cappella della Casa di Riposo.
In Austria il primo calendario a stampa apparve nel 1903; si trattava semplicemente di un cartone decorato con una scena invernale, su cui venivano incollate figurine colorate di soggetto natalizio, ritagliate da un foglio stampato in cromolitografia. Nel 1904 l’editore del quotidiano "Neuen Tagblatt Stuttgart" allegò al numero della prima domenica d’Avvento un calendario a colori come omaggio ai lettori.
Soltanto a partire dagli anni '20 iniziò la produzione di calendari fatti da due cartoni sovrapposti; su quello bianco sottostante erano stampate 24 immagini mentre su quello sovrapposto erano incise altrettante finestrelle apribili in corrispondenza delle figurine.
In pratica era l’impianto dei classici calendari in uso ancora ai nostri giorni. Durante la seconda guerra mondiale la produzione in Germania fu interdetta per ordine del Regime, ma tornata la pace, l’uso dell’Adventskalender germanico divenne internazionale e nel corso degli anni si trasformò utilizzando sempre più immagini di consumo.