La Torta Caprese, diffusa oltre che a Capri anche nella Penisola Sorrentina e in Costiera Amalfitana, ha delle origini non molto chiare, ma sembra forte la convinzione da parte di molti abitanti del luogo che sia nata per caso, negli anni venti, nel laboratorio di un artigiano dell’isola. Una creazione involontaria quindi, poiché il cuoco Carmine di Fiore, narra la leggenda, avrebbe dimenticato di mettere la farina in una torta di mandorle preparata per tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone.
Il risultato fu così buono che i tre americani ne pretesero la ricetta e Di Fiore, battezzatala "caprese", iniziò a produrre la torta con regolarità, ottenendo in poco tempo grande successo e molti proseliti.
Un errore imperdonabile si direbbe per un professionista del settore, ma che ha lanciato un mito, rendendo la torta caprese uno dei simboli della cucina isolana. Il nome infatti ne richiama inevitabilmente le radici, ma anche gli ingredienti e il metodo di lavorazione fanno riassaporare, nel senso letterale del termine, la tradizione della cucina popolare, semplice, povera, a base di ingredienti locali e genuina.
Negli anni la caprese é stata riproposta in diverse varianti: con gli amaretti o con le nocciole al posto delle mandorle, oppure al limone, esaltando i profumi di un altro prodotto locale, il limocello. La caprese é, secondo la tradizione locale, una torta di cioccolata e mandorle, croccante fuori e morbida dentro, bassa e molto carica di cioccolato fondente.
[Modificato da kamo58 17/07/2011 13:58]