Cucina araba e regole religiose musulmane

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kamo58
00martedì 15 febbraio 2011 20:29

Sebbene più semplice delle leggi alimentari seguite dagli Ebrei e dai primi Cristiani, il codice che i Musulmani osservano vieta che si mangi carne di maiale o che si assumi qualsiasi tipo di bevanda intossicante.Il Profeta riteneva che il tuo corpo ha dei diritti su di te, e il consumo di cibi sani e un corretto stile di vita sono da considerarsi obblighi religiosi.

Il Profeta disse: "Chiedi ad Allah la certezza (nella fede) e la
rettitudine; che dopo la la certezza nessuno concede un donom migliore della salute."
Ogni anno, durante il mese di Ramadan, tutti i Musulmani digiunano dall’alba al tramonto, astenendosi da cibo, bevande e rapporti sessuali. Gli ammalati, i vecchi, chi si trovi in viaggio e le donne in stato interessante o che allattino, sono autorizzati a interrompere il digiuno, osservando poi nel corso dell’anno un numero di giorni di digiuno equivalente a quelli non effettuati. Coloro che sono fisicamente impossibilitati a osservare il digiuno debbono offrire cibo a una persona bisognosa per un numero di giorni uguale a quello in cui non si è osservato il digiuno. I bambini iniziano a digiunare (e a recitare le preghiere) dalla pubertà, sebbene molti inizino ancora prima. Il digiuno, anche se molto salutare, viene osservato principalmente come metodo di autopurificazione. Chi digiuna, anche se per breve tempo, si pone in sintonia con tutti coloro che digiunano e nel contempo, cresce spiritualmente.

La civiltà araba ha condensato nei secoli tantissime tradizioni delle
popolazioni locali, da quelle dei faraoni a quelle dei Fenici, dei Greci e dei Romani. I Turchi hanno sicuramente dato un contributo notevole alla cucina araba, trasmettendo il proprio gusto per i dolci molto zuccherini, come gli Ebrei, che condividono con gli arabi alcune norme religiose sulle carni e sul digiuno.
Il Corano impone agli arabi alcune norme alimentari ben precise: il
divieto di mangiare carne di maiale e in generale la carne macellata
senza le corrette procedure. Il macellaio deve sgozzare l'animale e
intanto pronunciare "bismillah", "in nome di Dio".
Nella cultura araba il pasto è un momento con una grande valenza sociale: il cibo viene servito in quantità abbondante al centro di un tavolo basso e rotondo, su un unico grande piatto. Ci si serve con le mani, dopo averle lavate, e si pronuncia la parola "bismillah". Nel caso sia presente un ospite, la tradizione vuole che egli rifiuti ciò che gli viene offerto, e poi assaggi tutto quanto, esortato dal capofamiglia.
Le culture dei diversi stati del mondo arabo presentano ovviamente delle differenze, ma anche alcuni punti comuni: l'uso delle spezie e dei grassi e la sacralità del pane, elemento sempre presente in ogni pasto. La composizione del piatto è spesso molto simile, con differenze riguardo gli ingredienti di base: per esempio, il couscous viene utilizzato nel Maghreb, nel Mashreq il riso Basmati o Patna, in Libano e in Siria il burghul.

La cucina egiziana si caratterizza per le minestre a base di riso e per un legume, simile alla fava, chiamato foul muddammas.
In Libano e in generale in tutto il Medio Oriente si trova un'abitudine presente anche in Grecia: quella degli stuzzichini, chiamati mezzeh, accompagnati da una bevanda all'anice, l'arak. Anche in Maghreb troviamo simili antipasti, chiamati kemia, consumati prima del cuscus.
Le zuppe sono molto diffuse e molto profumate, a base di carne, cereali, legumi, soprattutto ceci, lenticchie e fave.
La carne ovina è la più apprezzata, seguita dal pollame. In alcune zone ci si nutre anche di selvaggina, costituita da gazzelle e altri animali, oppure di cammelli utilizzati per la soma e poi macellati.
Il pesce è molto diffuso visto che quasi tutti i paesi del mondo arabo si affacciano sul mare.
La frutta e la verdura sono quelle mediterranee: melanzane, pomodori, peperoni, carciofi, cetrioli e olive, agrumi, mandorle e pistacchi. Il clima favorevole consente la coltivazione delle banane e dei datteri, impossibili da coltivare nell'Europa mediterranea.
La pasticceria araba, molto famosa nel mondo, ha un gusto particolarmente dolce ed è piuttosto ricca di calorie a causa dell'uso massiccio di miele, datteri e mandorle. La cannella è la spezia più utilizzata nei dolci.
Tra le bevande più tipiche, troviamo il tè, il caffè e il succo di datteri.

I piatti tipici della cucina araba
Cucina araba
Cuscus alla marocchina – Stufato di agnello con ceci e fave, uvetta e
verdura mista, con paprica e zafferano, prezzemolo, coriandolo,
accompagnato da cuscus cotto a vapore.

Harissa – Salsa piccante utilizzata nel Maghreb, fatta con peperoncino pestato con aglio, coriandolo, menta e semi di cumino dei prati, condita con sale e olio.

Baba Ghannouj – Crema di melanzane arrostite e schiacciate insieme a
crema di sesamo (tahina), succo di limone, olio, sale, prezzemolo.
Utilizzata come antipasto.

Foul muddammas: antipasto tipico egiziano a base di favette bollite e
condite con aglio tritato, sale, succo di limone, cipollotti tritati,
pepe e olio; il tutto servito a parte con uova bollite tagliate a spicchi.

Hummus - Antipasto tipico libanese, è preparato cocendo i ceci su un
soffritto di aglio, poi si schiacciano e si condiscono con cumino, limone, sale, peperoncino e prezzemolo.

Harina - Stufato di carne di montone e lenticchie aromatizzato con
cannella e zafferano, prezzemolo e coriandolo. E’ la zuppa che i
marocchini mangiano durante il ramadan.

Brik all’uovo - Il brik è una pasta sottilissima tipo pasta fillo. Si
avvolge con questa pasta un composto di tonno, patate lesse schiacciate e prezzemolo, si aggiunge un uovo e si friggono in olio. Vengono servite con spicchi di limone.

Tadjine di cefalo - Si marinano i cefali con aglio, sale, olio e vari
aromi, quindi si cuociono al forno con pomodori, peperoni, zafferano e zenzero, olio e parte della marinata.

Mansaf – Agnello allo yogurt preparato con cipolla e servito con pinoli fritti.

Mechoui – Agnello, montone, ma anche cammello o gazzella, condito e
arrostito intero sulla brace.

Ardishawki mahshi – Carciofi ripieni di carne tritata condita con pinoli e fritti in olio.

Khubz – Pane piatto a lievitazione naturale, senza grassi.

Makroud – Dolce ai datteri preparato con una pasta di semola e olio
farcita con un impasto di datteri, olio e cannella, fritti in olio.
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