Il Limone: storia e rimedi

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(Fata.)
00mercoledì 19 ottobre 2011 20:06


«Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? / Nel verde fogliame splendono arance d’oro / Un vento lieve spira dal cielo azzurro / Tranquillo è il mirto, sereno l’alloro / Lo conosci tu bene? / Laggiù, laggiù / Vorrei con te, o mio amato, andare!». WolfgangGoethe






Simbolo del calore e del sole mediterraneo, il limone ha però origini asiatiche proviene infatti dall’India e dalla Cina, dove nasceva spontaneo. Conosciuto nelle più antiche civiltà per le sue proprietà era considerato sacro nei paesi islamici, dove veniva impiegato come antidoto contro i veleni nonché per tenere lontano il demonio dalle case.


Gli Egizi lo utilizzavano per imbalsamare le mummie e lo riponevano nelle tombe con datteri e fichi.

In Occidente il limone si diffuse intorno all’anno 1000 grazie agli Arabi che lo portarono in Sicilia e le origini del nome derivarono dal persiano .

Fu tramite i viaggi per mare che il frutto venne introdotto anche nei paesi del Nord Europa. Le navi che arrivavano nel Mediterraneo si rifornivano di limoni, pagandoli con merci pregiate o addirittura in oro poiché i frutti erano considerati un prodotto di gran lusso.

Solamente nel XVIII secolo il limone cominciò ad essere usato in cucina per aromatizzare cibi e bevande. Chiamato in passato Citrus medica,il limone, in qualità di pianta medicinale, veniva utilizzato come stimolante della secrezione biliare e come antidoto a certi veleni.

Ai giorni nostri il limone è però considerato più una pianta alimentare che medicinale e viene utilizzato per la preparazione di antipasti,primi,secondi piatti,contorni,dessert e bevande, senza dimenticare i famosissimi liquori.

Eugenio Montale:

I Limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.

Eugenio Montale


Eugenio Montale, poeta genovese del "Male di Vivere", fu insignito del premio Nobel per la Letteratura nel 1975. In questa lirica, inclusa nella raccolta del 1925 Ossi di Seppia, l'immagine semplice e carica di simbolismo del limone, viene a dipanare una realtà cruda, aspra e nuda dai toni, tuttavia, vivaci e colorati.




Marmellata di limoni ricetta

Ingredienti
- 2 kg di limoni;
- 2 Kg di zucchero.

Preparazione
Sbucciate i limoni, togliete la pellicina bianca (amara), eliminate i semi e poi fateli a pezzi grossolani.

Mettete i limoni insieme con lo zucchero in una pentola di acciaio e fate cuocere a fiamma bassa fino a quando la marmellata non diventa densa ( prova del piatto).





A cottura ultimata, spegnete il fuoco, fate raffeddare solo un po’ e poi se non piace sentire in bocca i pezzetti di frutta frullatene una parte o tutta.

Riunite le due parti, mescolate e travasate la marmellata in barattoli sterili; tappate e mettetli a testa in giù per una decina di minuti.

Quando si saranno raffreddati, attaccate l’etichetta con la data e conservate in luogo fresco e asciutto.

Consiglio
Dopo l’apertura del barattolo conservate la marmellata in frigo.



Tratto da casa.atuttonet.it/cucina/ricette/conserve/marmellata-di-limoni-ricetta.php#ixzz1...
kamo58
00mercoledì 19 ottobre 2011 20:22
Molto, molto interessante. Non sapevo che allontanasse i demoni.

Nel XV secolo si scoprì che il succo di limone curava e preveniva lo scorbuto, malattia diffusa tra i marinai che si cibavano per lunghi periodi solamente con farine, cibi conservati e altri alimenti privi di vitamina C. Con il tempo si appurò che lo scorbuto dipendeva dalla carenza massiccia e prolungata di vitamina C (acido ascorbico) presente nella frutta e nelle verdure fresche e ciò spiega anche perché si iniziò ad utilizzare i limoni in grande quantità a bordo delle navi.

La marmellata di limoni l'ho fatta in passato ed è ottima per accompagnare il tè delle cinque.
kamo58
00giovedì 20 ottobre 2011 20:21
Rimedi naturali:

Pediluvio - dopo una giornata passata dentro le scarpe, spesso vostri piedi hanno tanto bisogno di un bel bagnetto rinfrescante. Innanzi tutto, immergeteli nell’acqua calda per 10-15 minuti. Se credete, all’acqua potete aggiungere dei sali di Epsom o altri simili. Massaggiateli dolcemente e profondamente con generose quantità di succo fresco di limone. Li sentirete presto decisamente meglio, avranno un ottimo odore e anche la loro pelle ne trarrà giovamento. Alla fine, risciacquateli con acqua fredda corrente. Poi, asciugateli bene.

Piede d’atleta (micosi cutanea che si manifesta con desquamazione e macerazione in sede interdigitale) – dopo aver lavato bene molto bene i piedi e applicato del phon tra le dita, massaggiate il succo puro nelle parti affette, anche strofinando direttamente 1 fetta di limone appena tagliata. L’unico problema è che se la cute è molto lesa il bruciore è assicurato.

Alito cattivo – assumete 2 cucchiaini di succo fresco in 1 bicchiere di acqua.

Cistite - assumete 2 cucchiaini colmi di succo in 1 bicchiere di acqua per 3-4 volte al giorno. L’espediente può essere associato ad altre cure naturali.

Calcoli renali – il magnesio e l’acido citrico presenti nel limone sono due elementi chiave per la prevenzione di calcoli renali, quelli composti prevalentemente da ossalato di calcio. Per una cura efficace, aggiungete sempre del succo a tutta l’acqua bevuta durante il giorno (1 cucchiaino colmo per bicchiere).

Ferite sanguinanti – spremete il succo direttamente sulla ferita. Il limone è un ottimo disinfettante e facilita la coagulazione. Anche in questo caso il bruciore è assicurato.

Vesciche ai piedi – scaldate 1 limone nel forno a circa 64 ° C per 10 minuti. Poi tagliatelo in due e applicatelo sulla vescica. Dopo averlo fasciato, tenetelo per 1 ora.

Bronchite (anche semplice tosse, tracheobronchite) - mettete 2 cucchiaini di succo fresco di limone e ½ cucchiaino di zenzero fresco grattugiato in 1 tazza di acqua ben calda. Mescolate e sorseggiate. Aiuta togliere l’irritazione della gola e trachea che causano lo stimolo della tosse e facilita l’eliminazione del muco accumulato.

Sciroppo per la tosse - il limone può costituire un componente chiave in uno sciroppo fatto in casa. Ecco due formule:

1. Mettete insieme il succo di 1 limone intero, 1 tazza di zucchero integrale e ½ tazza di olio di oliva extravergine. Cuocete a fuoco lento per due minuti, mescolando vigorosamente. Assumete 1 cucchiaino ogni 2 ore.
2. Questa è anche dissetante, nel caso ci sia febbre. Mettete il succo di 1 limone in una tazza. Aggiungete acqua calda, 2 cucchiai di miele grezzo bio (evitare quelli commerciali o pastorizzati) e 3 chiodi di garofano. Assumete tre bicchieri al giorno.

Stipsi - se avete problemi di irregolarità, provate il succo di limone con acqua. Stimola la digestione e risolve forme moderate di stitichezza. Bere acqua a stomaco vuoto facilita la peristalsi intestinale. Prima di colazione, bere il cucco di ½ limone in una tazza di acqua calda. Funziona anche come disintossicante. Aggiungete una punta di miele. Se soffrite di infiammazioni gastroduodenali, sentite prima un medico.

Occhi irritati – preparate una soluzione lenitiva in questo modo: 1 goccia di succo in 30 g di acqua e usate la soluzione per lavaggi oculari. E’ efficace soprattutto dopo esposizione a polvere, vento, fumo, inquinamento e luce intensa.

Febbre – questa è un’antica ricetta per combattere la febbre. Mettete insieme, mescolando bene, 2-3 cucchiai di succo di limone, ½ cucchiaino di olio di fegato di merluzzo e un po’ di miele per correggere il sapore. Assumetene 1 cucchiaino ai primi sintomi febbrili.

Bruciori di stomaco (occasionali e soprattutto legati ad abusi alimentari) – spremere mezzo limone in 1 tazza di acqua calda. Aggiungere ½ cucchiaino di sale e bere lentamente. Se si tratta di reflusso esofageo leggete questo articolo

Singhiozzo - in alcuni casi, succhiare 1 spicchio di limone può far smettere immediatamente il singhiozzo. Il sapore acido e l’azione del succhiare dovrebbe normalizzare il diaframma.

Laringite e raucedine - l’uso eccessivo della voce e gli ambienti polverosi possono irritare la zona della laringe. Ecco un efficace collutorio: sbattete per due minuti l’albume di un uovo, poi aggiungete 1 cucchiaino di succo di limone e 1 di miele integrale. Mescolate bene e bevete il tutto la mattina e la sera, gargarizzando per un po’ prima di deglutire. Continuate fino a risultato ottenuto.

Mal di gola - il limone è universalmente riconosciuto come un eccellente rimedio per il mal di gola. Spremete un grosso limone e mescolate il succo con 1 cucchiaino di miele integrale. Sorseggiate questa miscela ogni 2 ore, fino a quando la gola sta meglio. Un altro modo è assumere una limonata calda: mettete il succo di 1 limone in 1 bicchiere di acqua calda e aggiungete ½ cucchiaino di miele. Bevete questa miscela ogni 4 ore.

Punture di insetti – semplicemente tamponate la parte con puro succo di limone. Di solito procura un rapido sollievo dal prurito e dolore e agisce come un antinfiammatorio naturale.

Mal d’auto e di mare – sbattete l’albume di 1 uovo insieme al succo di 1 limone intero e assumete il tutto poco prima della partenza o ai primi sintomi.

Eritemi solari - antico rimedio italiano per disinfiammare la pelle: tagliate un limone in due e sfregatelo sulla parte affetta. Dopo un po’ il rossore scompare. Attenzione, perché all’inizio brucia come l’inferno…solo per i più temerari.

Aterosclerosi – durante il giorno, ai pasti o a digiuno, assumete il succo di limone. Si inizia con mezzo limone e poi progressivamente si arriva a 6 limoni al giorno. Giunti a questo punto, dovete scalare di nuovo, con lo stesso ritmo, fino a tornare a mezzo limone. La cura in totale dovrebbe durare 10 giorni. Fate delle pause e poi potete ripeterla. E’ noto, che una delle migliori cure contro l’invecchiamento delle arterie e i rischi cardiovascolari è l’assunzione di buone dosi di vitamina C, fattore che l’uomo non è in grado di produrre da solo. Inoltre, la cura con il limone riduce gli accumuli di adipe, stimola la peristalsi intestinale, il flusso biliare e la funzionalità renale.

Emicranie – succo di mezzo limone in una tazzina di caffè forte. Assumetene più tazzine al giorno.

Meteorismo – il limone deve essere biologico per evitare residui di pesticidi o antimicrobici presenti sulla buccia. Formula:

Bucce di limone 25 g
Cumino semi 15 g
Coriandolo semi 15 g
Anice 15 g

Mescolate bene e mettetene un cucchiaio in una tazza di acqua bollente per 5 minuti, coprendola. Assumetene 2-3 tazze al giorno, soprattutto dopo i pasti, sorseggiando.

da dottorperuginibilli.it
ariel.46
00venerdì 21 ottobre 2011 10:20

Gelatina di Limoni

Ingredienti:
1 kg. di limoni;
500 gr. di zucchero.

Lavate, tagliate a metà i limoni e spremeteli.
Filtrate il succo e pesatelo: dovrete ottenere 500 gr. di succo; se i limoni non fossero sufficientemente succosi, aggiungetene altri.

Mettete il succo di limone in una casseruola di acciaio inossidabile con lo zucchero, mescolate e ponete il recipiente sul fuoco vivace.

Quando lo sciroppo inizia a bollire, schimatelo accuratamente, abbassate la fiamma e con un telo inumidito pulite le pareti della casseruola sporche dai residui della schima.
Proseguite la cottura, schiumando se necessario.

Versate una goccia di sciroppo su un piattino inclinato: se rimane ferma la gelatina è pronta.
Travasate la gelatina in vasi perfettamente puliti, asciutti e leggermente caldi; pulite con l'alcool da frutta l'imboccatura dei vasi, fate raffreddare, ponete sulla gelatina un disco di carta oleata ben impregnata di alcool e chiudete ermeticamente i vasi.

Tina

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