Erica Bauermeister - romanzo
Non ho sbagliato sezione, questo è sì un romanzo ma è anche un libro sulla cucina. Me ne parlò una persona su un forum che frequentavo un paio d'anni fa.
Sono riuscita a leggerlo e sono rimasta estasiata, per quanto amore per il cibo traspaia dalle parole dell'autrice. Un cibo per ogni lezione, odori e sapori che risvegliano ricordi, dolori, solutidini. Il cibo lega e aggrega. Il libro è poesia del cibo, attraverso i verbi i sostantivi le descrizioni, si respira il profumo dei sughi, del cioccolato del basilico. Per questo ho pensato che la sezione più adatta fosse questa.
Ogni capitolo è incentrato sulla preparazione di una particolare pietanza che è dedicata ad uno dei partecipanti, decisa da Lilliam la cuoca-insegnante, che sa scrutare negli animi e sa qual'è quello che si adatta a ciascun allievo.
Trama
È lunedì, nel ristorante di Lillian è giorno di chiusura, e come ogni settimana si tengono le lezioni del corso di cucina. Circondata dagli allievi, Lillian muove delicatamente le mani, sta per aggiungere l'ultimo tocco, l'ingrediente segreto, e poi la torta sarà pronta. Nessuno meglio di Lillian conosce la magia degli ingredienti, nessuno meglio di lei sa che a volte basta una tazza di cioccolata per cambiare un po' la vita. Era solo una bambina quando, grazie a una misteriosa ricetta donatale da Abuelita, la donna della bottega delle spezie, ha salvato sua madre. Sono passati anni da allora, anni in cui ha combattuto, ha sofferto, si è ribellata, a volte ha perso ogni certezza, tranne una: la fiducia nella magica alchimia del cibo. È per questo che il suo ristorante è un luogo speciale, dove si ritrovano ricordi perduti, si stringono promesse d'amore o nasce un'amicizia. Lo sanno bene gli allievi del corso di cucina, tutti alla ricerca dell'ingrediente segreto che ancora manca alla loro vita. Come Claire, giovane madre insicura, o Tom, che ha appena perso la moglie; Chloe, ragazza maldestra e vitale; Isabelle, che non ricorda nulla tranne le ricette. Per tutti loro Lillian ha la soluzione: sa che le tortillas restituiscono il gusto piccante dell'avventura, che una soffice glassa può far dimenticare un tradimento e che un ragù schiude le porte di un nuovo amore. Quello che non sa è la ricetta giusta per lei. Potrà trovarla solo se accetterà di mettersi alla prova, almeno una volta.
Se non si ama il cibo, non si apprezza il libro nella sua completezza. Ho letto recensioni negative in giro ma credo che fossero di persone che non cucinano o amino poco il farlo. Mi sono invece immedesimata in molte delle emozioni che si provano nell'assemblare gli ingredienti e tirarne fuori una ricetta che suscita ammirazione. Un piccolo appunto negativo lo debbo però fare, l'autrice, statunitense, anche se è stata in Italia e qui ha approfondito la nostra cucina, a volte si concede delle "licenze" non poetiche ma culinarie, come l'uso dell'origano negli spaghetti con le vongole o il dado così detto
italiano, spacciato come un ingrediente di pregio, ecco su questo è meglio sorvolare.