Ravioli dolci tradizioni regionali

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kamo58
00lunedì 24 gennaio 2011 16:24
I ravioli dolci più famosi sono le Seadas sarde, grossi cerchi di pasta di grano duro fritti in olio d'oliva con ripieno a base di formaggio pecorino appena fermentato e amalgamato sul fuoco con scorza di limone o arancia; a Ozieri si usa aggiungere anche uva passa e prezzemolo. Vengono finiti con una glassa di miele, preferibilmente quello amarognolo di corbezzolo. Sempre nell'isola troviamo altre preparzioni meno famose:

* Culingiones dolci o Culingionis de mendula, tipici del carnevale, sono ravioli quadrati ripieni di un impasto di miele, mandorle, scorzette di limone tritate e acqua di fiori d'arancio; vengono fritti e spolverati con zucchero a velo vanigliato.
* S'azza de casu o còccias de casu o is còccias de casu, ravioli dolci ripieni di formaggio fresco di capra leggermente acido, uova, zucchero e limone. Sono di forma rettangolare o romboidale con apertura ai lati che tuttavia non consente l'uscita del ripieno che in frittura si gonfia e aderisce alla sottile pasta di acqua, farina e strutto.
* Culingioneddus de melairanni, ravioli rettangolari con sfoglia di acqua, farina e strutto e ripieno di mela cotogna bollita con lo zucchero fino alla consistenza di crema.

In Lombardia in occasione della tradizionale festa di S. Apollonia martire 9 febbraio , protettrice dei dentisti, a Viganò (LC),un piccolo paesino della Brianza si confezionano i tradizionali ravioli dolci , ripieni di amaretti, cacaco, cedro, biscotti e latte ;vengono fritti e spolverati con zucchero a velo vanigliato. Una delizia per il palato, molto apprezzati nella zona del Casatese . Presso il centro parrocchiale l'acquisto dei dolci tradizionali che hanno una tradizione di oltre 60 anni è occasione di ritrovo e convivialità.

Nel Cicolano per i ravioli con crema di castagne si usa farcire una sfoglia di farina, vino e olio di oliva con una purea di castagne arrostite, sbucciate, bollite, schiacciate e ripassate in casseruola con zucchero, liquore e cioccolato fondente; per i ravioli di patate si una invece una sfoglia di farina, uova, olio di oliva, latte, sale e lievito con ripieno di patate lesse schiacciate, pecorino, uova, uva sultanina rinvenuta nel vino. I primi vengono fritti e cosparsi di zucchero mentre i secondi, spennellati con uovo battuto sono cotti al forno.

In Basilicata sono diffuse diverse preparazioni di questo tipo:

* Calzoncelli, saccottini con sfoglia di farina di grano duro, uova, olio d'oliva o strutto, vino bianco soprattutto Moscato e ripieno di marmellata o mostarda. Fritti e glassati con vino cotto d'uva o fichi, vengono cosparsi di zucchero a velo e cannella macinata per essere serviti, tipicamente nelle festività natalizie. La base del ripieno può essere purea di castagne o di ceci o mista, aromatizzata con zucchero, cannella, cacao amaro, cioccolato fondente, liquore d'anice e vaniglia. A Melfi il ripieno tipico è fatto di mandorle tostate, zucchero, cannella e cioccolato fondente e la cottura avviene in forno.
* Chinuille, anch'essi tipici del periodo natalizio, sono quadrati chiusi a sacchetto di pasta di farina, tuorli, sale e pochissima acqua ripiena di ricotta di pecora, cannella, ancora tuorli e zucchero. Una volta fritti vengono cosparsi con miele di castagno sciolto.
* Ravioli, saccottini quadrati o rotondi con ripieno di ricotta, sale, zucchero, prezzemolo e cannella e sfoglia di farina, acqua e uova.
lia68
00lunedì 24 gennaio 2011 17:07
...mamma mia che buone le Sebadas.....le altre riccette dolci non le conoscevo proprio.....
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