Una storia vera

Lo vidi per la prima volta all'inizio della scuola.
Un motorino senza marmitta, una sigaretta spenta.
Si avvicinò, e le mie amiche si allontanarono.Non riuscivo a capire...
Hai da accendere? Mi chiese ed io "no, mi dispiace"se ne andò con le spalle curve...
lo vidi il giorno dopo davanti un bar,era con un gruppo di ragazzi,
io non lo riconobbi,ma lui mi chiamò, ci sorridemmo.
Chiesi di lui alle mie amiche,tutte continuarono a dirmi
"lascialo perdere quello è uno sbandato"sento parlare di lui dal prof d'inglese:
"è uno sbandato,un dissodato,un ragazzo difficile.
Lo rividi lo stesso giorno ci fermiamo a perlare e a spettegolare su dei prof.
Ad un certo punto mi disse come una doccia fredda"mi buco"!!!
Rimasi di sasso.Gli chiesi perchè?
"mio padre si ubriaca dalla mattina alla sera,mia madre fa la vita"
Io dissi"non ti credo"E tu" è certo che non mi credi,
è facile rimanere estranei in una città come questa,ogn'uno pensa ai fatti suoi,
mi strinse le mani e mi accorsi che aveva le lacrime agli occhi.
Mi disse"mi presti il diario?devo copiare degli appunti!!!
Glielo diedi...dopo qualche giorno una sua compagna mi venne a riportare il diario.
Dissi"e Davide? é ammalato?"Lei rispose"ma come non lo sai?
Davide è morto il 26."
Rimasi seduta come una stupida in classe al suo banco con il diario aperto
al 26 C'era solo una parola scritta:
RICORDAMI.

:itrain: :cryyy:

qs. storia girava anche quando io andavo a scuola....ma è sempre molto toccante!
:cryyy:

quando l'ho letta questa storia mi sono venuti i brividi... mi mette un certo senso di impotenza... :cryyy: