Cari tutti, nei post dei vari forum sui Diamanti di Gould, si scambiano opinioni sulle varie metodologie riproduttive. Queste, come si sa, si possono suddividere in due categorie fondamentali: riproduzione con le balie e riproduzione in purezza.
Non entro nel merito dei consigli su come queste due tecniche vengano applicate: in questo caso molti, di più e meglio di me, potrebbero dire la loro.
Desidero invece sostenere l'opportunità di sviluppare ed incentivare l'allevamento in purezza del nostro beniamino.
Se è vero, infatti, che ci sforziamo in tutti i modi di dare loro la migliore sistemazione possibile, garantire un'alimentazione sana e bilanciata in tutti i valori nutrizionali di cui hanno bisogno nelle varie fasi della loro vita, mantenere una temperatura ambiente ed un fotoperiodo quali/quantitativo coerenti con il loro ormai ex-ambiente naturale. Se, in ultima analisi, ci prendiamo la responsabilità di garantire, pur nelle condizioni di cattività cui li sottoponiamo, il massimo rispetto delle loro esigenze naturali, si dovrebbe consentirgli anche di portare a termine le riproduzione così come la natura stessa ha predisposto per tutte le sue creature.
Non intendo con questo, "criminalizzare" l'uso delle passere: io stesso ne ho alcuni soggetti, sono uccellini simpaticissimi. Ma dedicherei piuttosto questa loro attitudine ad un ruolo di "pronto intervento", nel malaugurato caso, per esempio, di un maschio che butti fuori dal nido i pulli appena nati. Arrivo anche, se non a giustificare, quanto meno a comprendere, chi voglia fare business con il Gould: in questo caso, più nascono, più guadagno. Tant'è, m'inchino alla necessità...
Ma nella gran maggioranza dei casi, negli allevamenti amatoriali, la sistematica pratica di mettere "le uova sotto le passere", sottraendo di fatto ai Gould la possibilità dell'esperienza delle cure parentali, se non certamente impedita, andrebbe quanto meno disincentivata!
E se anche perderemo qualche soggetto, pazienza: in natura si applica una selezione ben più spietata...
E non credo nemmeno al fatto che i Gould abbiano ormai perso questo intinto: ciò può (forse) valere per la singola coppia alla quale abbiamo sistematicamente tolto le uova e siano state costrette a covare invano la plastica. Ma non certamente ai loro novelli, per i quali l'istinto è ovviamente rimasto perfettamente inalterato.
Devo aver letto da qualche parte che i Passeri del Giappone non esistono in natura: sono il frutto di una selezione che i giapponesi, appunto, hanno creato al solo scopo di fare da balie. Non so se questo sia vero: ma se lo fosse, lasciamo a loro questa mania tipica degli orientali di rendere sintetico ed artificiale tutto ciò che non riescono a possedere e controllare: piste da sci nei centri commerciali, bonsai, matrimoni di gruppo,...
Non intendo con questo offendere nessuno e se l'ho fatto, ne chiedo scusa fin d'ora. Ma questo è il mio pensiero, il mio istinto, la mia vocazione. La "Vision" con la quale ho impostato il mio allevamento. Non per caso, il nome che ho voluto dare al mio progetto, ha il suffisso "Alfa": alfa è il contrario di omega, l'inizio, l'origine di tutte le cose.
Per il resto, balie o non balie, buon allevamento a tutti!
Paolo (Ornialfa)