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Film
La scelta di Sophie (Sophie's Choice) è un film del 1982 diretto da Alan J. Pakula, tratto dall'omonimo romanzo di William Styron. Premio Oscar 1983.



Meryl Streep: Sophie Zawistowska
Kevin Kline: Nathan Landau
Peter MacNicol: Stingo
Rita Karin: Yetta
Greta Turken: Leslie Lapidus




Trama


Stati Uniti, 1947. Dopo la fine della seconda guerra mondiale Stingo, un giovane della Virginia aspirante scrittore, ha lasciato l'uniforme dei Marines e la fattoria paterna per cercare fortuna a New York. Arrivato in città, trova sistemazione a Brooklyn in una casa bizzarra, dipinta di rosa, la cui proprietaria, Yetta, affitta anche a lui una camera. La sua tranquilla e operosa vita di scrittore è turbata dai rapporti spesso tempestosi di altri due tra gli inquilini della casa: una coppia composta da Sophie Zawistowska, una bella donna polacca, immigrata dopo aver subito la terribile esperienza del campo di concentramento di Auschwitz, e Nathan Landau, un intellettuale ebreo, brillante, raffinato, ma con oscillazioni d'umore sconcertanti, ossessionato dall'olocausto e dalla conseguente morte di sei milioni di ebrei.

Fra i tre nasce un'amicizia profonda e Stingo è coinvolto, ed anche plagiato, da ricordi, emozioni, fobie di un mondo che non conosce mentre cresce in lui un legame amoroso che lo vincola a Sophie, anche perché, aumentando la confidenza, la donna fa a lui la fino ad allora negata confessione di tutta la sua vita. Affiora così una triste e drammatica realtà: il padre, professore all'università di Cracovia, esaltato dalla figlia come uomo buono e giusto, era invece un amico dei nazisti ed un sostenitore dello sterminio degli ebrei ed anche lei si sente colpevole di collaborazionismo, avendo aiutato il padre a scrivere e pubblicare i suoi libelli antisemiti. Analogamente al padre ed al marito anche lei è stata deportata, insieme ai due figli, un maschio ed una femmina, ad Auschwitz ed all'arrivo, costretta da un ambiguo (tormentato?) ufficiale, a scegliere tra i suoi due figli, ha abbandonato la bimba alla morte ed inoltre, pur di salvarsi e salvare il figlio Jan, ha nuovamente collaborato, questa volta come segretaria di Rudolf Hoess, il comandante del campo.


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È una lunga confessione, che avviene a tratti, con impressionanti flashbacks, mentre il rapporto a tre continua, a volte tranquillo a volte tempestoso, secondo il variare degli umori di Nathan che, come viene rivelato dal fratello medico a Stingo, è affetto da schizofrenia paranoide e, per di più, tossicodipendente da cocaina e assorbito da un vortice di annientamento ('Non lo capisci, Sophie, stiamo morendo', aveva già precedentemente confidato all'amante). La vicenda sembra risolversi positivamente quando dopo l'ultima violenta scenata di Nathan, furioso e armato, Sophie e Stingo partono per la Virginia ed in viaggio il giovane propone alla donna di sposarlo; Sophie si concede a Stingo, ma poi lo abbandona, attirata come in una voluttà di autodistruzione e insieme olocausto dal fatale amore per Nathan.
[Modificato da kamo58 17/01/2012 08:49]