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Alcuni scrittori rinascimentali dicono che Caterina avrebbe superato per fama ogni altra donna del suo tempo. Bella, intelligente ed energica, sposò Girolamo Riario (nipote di Sisto IV) signore di Imola e poi di Forlì. Quando le fu ucciso il marito, grazie alla sua intraprendenza riuscì a mantenere la signoria, conquistando quel ruolo politico che l’avrebbe fatta definire: "mostro in femminil figura", ma anche "femina di grandissimo animo et core, sine dubio la prima donna d'Italia". Caterina ebbe vari figli e dal secondo matrimonio segreto con Giovanni de’ Medici, nacque Giovanni delle Bande Nere .
Si narra che Cesare Borgia, il terribile Valentino, dopo avere assediato per giorni il suo castello, quando riuscì a catturarla si rinchiuse con lei in una stanza per quindici giorni.
Nessuno sa cosa accadde tra i due, ma quando Caterina venne portata a Roma come prigioniera cavalcò a fianco del vincitore vestita come una regina.
Di lei c'è pervenuto il "Liber de experimentiis Catherinae Sfortiae" redatto nel corso di vent'anni tra un assedio e l'altro. In esso sono contenute ricette e pozioni di ogni tipo (quasi 500), dai rossetti per le guance ai veleni più spietati, sperimentati personalmente dalla contessa in un vero e proprio laboratorio alchemico.
A trentasei anni, età in cui le sue contemporanee erano già considerate vecchie, Caterina Sforza conservava intatta la freschezza dell'adolescenza.

Eccovi alcuni consigli dal Liber de experimentiis Catherinae Sfortiae: “Virtù divine della aqua et luciva del cardo benedetto”.
Chi mangia il cardo, dice la ricetta, guarisce i mali di testa, cura l’udito, aguzza la memoria, guarisce dalle vertigini, cura il cervello e la vista, libera la milza, elimina il catarro e migliora le membra deboli dei paralitici.
L’infuso di cardo con vino rosso, guarisce ogni dolore del corpo ed espelle ogni impurità.
Il distillato di cardo, bevuto la mattina a digiuno, elimina i cattivi umori e conserva i buoni.
Bere un decotto di cardo con vino bianco e coprirsi con panni caldi, guarisce ogni febbre.
Bere la polvere di cardo con brodo o vino bianco caldo, purifica la gola e lo stomaco, elimina il cattivo sangue e genera il buono, poi allarga il petto e aguzza l’appetito.

da taccuini storici.it
[Modificato da kamo58 12/05/2012 17:34]